WikiHoreca.com – Il nome deriva dal verbo tedesco spritzen, che significa “spruzzare”, cioè compiere il gesto di allungare il vino con l’acqua frizzante, riconducibile con l’usanza delle truppe dell’Impero austriaco, di stanza nel Regno Lombardo-Veneto, di allungare i vini veneti con acqua frizzante, per compensare quella da loro percepita come elevata gradazione alcolica. Così nasce la prima versione dello spritz. Di tale usanza, diffusasi in breve tra la popolazione locale e conservatasi pressoché inalterata anche in Friuli-Venezia Giulia e in Trentino, rimane eco a Trieste, dove il classico spritz è tuttora quello composto da vino e selz (acqua frizzante), ma anche presso gli anziani di altre località del Nord. La successiva evoluzione dello Spritz si ebbe con la diffusione del sifone per l’acqua di Seltz, molto più gassata di quella classica.
Negli anni Cinquanta, diviene popolare lo Spritz come lo conosciamo oggi, prima a Venezia e Padova e dagli anni Settanta in tutto il Veneto, poi il Nord Italia, e l’intera Penisola fino a diventare un cocktail amato a livello globale.
Nel 2011 è ufficializzato dalla IBA prima con la denominazione di “Spritz Veneziano”, poi semplicemente come “Spritz”. Alla sua notorietà a livello nazionale ha contribuito anche l’azienda produttrice dell’aperitivo Aperol, che ad inizio 2008 avviò una massiccia campagna pubblicitaria, favorendone così la diffusione nell’intera penisola.
Lo spritz si prepara con un vino bianco frizzante (solitamente prosecco), un bitter come Aperol, Campari o Select (che conferisce al cocktail un colore rosso/arancio) e una spruzzata di acqua frizzante o seltz. Altri liquori usati possono essere il Cynar o la China Martini.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Spritz