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Caviale

WikiHoreca.com – Il caviale è un alimento che si ottiene attraverso la lavorazione e salatura di uova delle diverse specie di storione, cioè di pesci che appartengono alla famiglia Acipenseridae. Il caviale granulare ha una consistenza cremosa ed è formato da piccoli grani morbidi, di gusto delicato.

Definizione commerciale

Generi alimentari analoghi al caviale si ottengono anche con uova di altri pesci, tra i più noti quello ottenuto da uova di salmone, spesso chiamato “caviale rosso” o ikura e da uova di lompo (Cyclopterus lumpus) che vengono artificialmente colorate di rosso o di nero. In questi casi il valore commerciale è inferiore e il prodotto ha indicazioni differenti a seconda del paese, spesso il nome caviale viene fatto precedere dalla specie di pesce in questione, anche se per caviale tecnicamente s’intendono le uova di storione, mentre gli altri prodotti andrebbero più propriamente chiamati uova di pesce. La legislazione italiana prevede che ogni prodotto che non sia strettamente caviale sia indicato come “succedaneo del caviale” e nell’Unione europea un documento della Commissione Europea del 1994 (Derrate alimentari — Atti coordinati) riconosce che, sebbene in due Paesi Membri il nome caviale comprenda diversi prodotti a base di uova di pesce, nella generalità del mercato interno il termine andrebbe riservato esclusivamente alle uova di storione.

Tipi di caviale tradizionale

Sebbene esistano 25 specie di storioni e il caviale sia stato ottenuto a partire da uova estratte da molte specie diverse e in varie zone del mondo, tre tipi di caviale sono maggiormente noti in quanto sono stati costantemente presenti nei mercati internazionali. Essi infatti fanno riferimento a storioni che vivono principalmente nell’area più produttiva del mondo ossia quella del Caspio e venivano quindi pescati in Azerbaigian, Iran, Russia, Kazakistan e Turkmenistan.

Beluga, proveniente dallo storione beluga (Huso huso). Lo storione beluga (il corretto nome commerciale in lingua italiana è storione ladano) può raggiungere i nove metri di lunghezza per una tonnellata e mezzo di peso. Era presente, un tempo, anche nelle acque italiane; era il più raro quindi anche il più costoso. Vive pure in mare aperto ed è l’unico storione che si nutre prevalentemente di pesce. Raggiunge la maturità femminile a circa 20 anni e può fornire anche 150 kg di caviale. Genera uova a grana grossa (superiore a 3 mm di diametro) con una colorazione dal grigio perla al grigio scuro. Gli United States Fish and Wildlife Service hanno proibito nel 2005 l’importazione di caviale Beluga dal Mar Caspio e dal Mar Nero, per ridurne il pericolo di estinzione, sebbene oggi il beluga venga allevato.

Ossietra (Osetra, Oscietra o Asetra), proveniente dallo storione russo Acipenser gueldenstaedtii, dallo storione persiano Acipenser persicus e dall’Acipenser nudiventris (specie divenuta ormai rarissima). Sono storioni di media taglia e possono pesare 20–60 kg, dando un caviale dal gusto morbido e leggero aroma di nocciola, con una colorazione fra il marrone scuro e il nocciola. Da molti viene considerato il caviale più raffinato. Ha dimensioni medie. L’Ossietra reale (spesso scritto anche Oscietra reale) può arrivare ai 200 kg, con uova grosse di colore marrone dorato. Lo storione siberiano Acipenser baerii produce un caviale spesso confondibile con l’Ossietra e talvolta fraudolentemente etichettato come tale.

Sevruga, proveniente da Acipenser stellatus (il nome commerciale in lingua italiana è storione stellato), uno storione di piccole dimensioni che arriva fino a 25 kg di peso e supera raramente il metro e cinquanta di lunghezza. È quindi caratterizzato da uova più piccole (2 mm circa di diametro), colore dal grigio chiaro al grigio antracite, aromatico.
Il caviale veniva suddiviso tradizionalmente in diversi livelli di qualità che dipendono da vari fattori, tra i quali l’uniformità, la consistenza delle uova, le dimensioni, il colore e l’odore. Data la facilità di assemblare partite diverse sulla base delle caratteristiche fisiche, queste sono state tradizionalmente preponderanti come criteri di classificazione. In generale più chiaro è il colore delle uova e maggiore sarà il prezzo di vendita. I gradi erano: 0 (colore più scuro), 00 (tono medio), 000 (tono chiaro) e i più costosi erano spesso chiamati royal caviar o imperial caviar. Oggi il sistema di classificazione utilizzato in acquacoltura tende ad essere diverso. Il grado di maturazione viene controllato strettamente, mentre diventa più importante considerare altri parametri qualitativi quali sapore e consistenza. Il caviale è un alimento molto apprezzato e parimenti molto costoso. Il più costoso in assoluto è il rarissimo Almas, altrimenti detto caviale bianco, che viene confezionato in scatole d’oro a 24 carati: può costare 24.000 euro al chilogrammo ed è caratterizzato da un colore straordinariamente chiaro, estremamente raro in Natura. Oggi caviale con colore simile viene ottenuto in allevamento da esemplari albini selezionati.

Il caviale si apprezza in purezza, dato il pregio, il costo e il fine aroma; cucinare con il caviale è sconsigliabile e non permette di gustarlo appieno. Eventualmente può essere accostato, in piatti freddi o leggermente tiepidi, ad amidi dal sapore leggero quali quelli delle patate, del riso e della pasta: è celebre la preparazione di Gualtiero Marchesi con gli spaghetti. L’alimento, che un tempo raggiungeva il mercato senza la protezione della refrigerazione durante il trasporto, quindi caratterizzato da sapori più intensi e talvolta sgradevoli, veniva spesso accompagnato da pane e burro, limone a spicchi o servito all’uso russo con bliny e panna acida o al cartoccio con una noce di burro o con uova alla coque. Altri modi di servire le qualità meno pregiate sono accompagnarle con cipolline fresche tritate o uova sode tritate.

Si serve mantenendolo ben freddo e, per questo scopo, si trovano contenitori appositi fatti in modo che la ciotola di servizio resti immersa in un letto di ghiaccio tritato. Per il contatto con il caviale vengono usati utensili e contenitori in osso, corno, madreperla, cristallo o vetro, evitando materiali metallici non rivestiti, tradizionalmente si accompagna con vini spumanti brutvodka ben ghiacciata. Il caviale andrebbe consumato il giorno stesso nel quale il contenitore viene aperto; se questo non fosse possibile, si consiglia di ricoprirlo con pellicola posta direttamente sopra, in modo da evitare il più possibile il contatto con l’aria e di metterlo in frigo, immergendo il contenitore nel ghiaccio. Non si deve surgelare per non alterare la consistenza e l’integrità dei grani.