WikiHoreca.com – La grappa si distingue come l’unico distillato totalmente italiano, radicato nella storia, origini e artigianalità del nostro paese. Il nome stesso deriva dal termine lombardo che indicava le bucce d’uva. Tuttavia, alcune teorie suggeriscono un legame con il Monte Grappa, una zona vitale per la sua tradizione.
Origini e Sviluppo della grappa
L’arte della distillazione ha radici antiche, risalendo addirittura all’VIII secolo a.C. in Mesopotamia. La sua introduzione in Italia, come racconta la leggenda, potrebbe essere avvenuta grazie a un legionario romano che, ispirato dalle tecniche egiziane, avviò la produzione in Friuli. Tuttavia, la nascita ufficiale della Grappa è attribuita ai Burgundi nel 511 d.C. a Cividale. La fondazione della Distilleria Nardini nel 1779 segna l’avvio della distillazione moderna, adottando metodi innovativi come la distillazione “a vapore”.
Evoluzione e Popolarità
Durante la Prima Guerra Mondiale, la Grappa divenne l’emblema degli Alpini, offrendo conforto nei momenti più duri. Ma fu nel dopoguerra che la Grappa acquisì risonanza nazionale ed europea. Nel 1989, il Consiglio Europeo definì le regole per etichettare come “Grappa” solo il distillato di vinacce prodotto in Italia.
Varietà e Caratteristiche
Monovitigno: ottenuta da una singola varietà d’uva, come l’Amarone.
Plurivarietali: combinando diverse uve, come il Moscato o il Nebbiolo.
Giovani e Invecchiate: la differenza risiede nell’affinamento, con le invecchiate che traggono sapori dal legno.
Aromatizzate: arricchite con essenze come erbe o frutta.
Barricate o Bianche: le prime invecchiano in barrique, le seconde rimangono in acciaio o vetro.
Le Grappe invecchiate in legno, come quella di Amarone, presentano profumi complessi di frutta matura, cacao e spezie, arricchite dalle note del legno. La loro eleganza e complessità le rendono tesori enologici da apprezzare con rispetto e curiosità.