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Consorzio Birra Artigianale Italiana

WikiHoreca.com – Il Consorzio Birra Artigianale Italiana (Consorzio di Promozione e Tutela della Birra Artigianale Italiana da Filiera Agricola) è la prima alleanza produttiva su scala nazionale tra produttori agricoli, malterie e birrifici indipendenti.
Nasce il 28 marzo del 2019 con il supporto di Coldiretti da cinque soci fondatori: Teo Musso (Birra Baladin), Marco Farchioni (Mastri Birrai Umbri), Vito Pagnotta (Serrocroce), Giorgio Masio (Altavia) e Giovanni Toffoli (Agroalimentare Sud).

L’evoluzione della birra artigianale italiana dai primi anni Duemila

Nei primi anni del nuovo millennio i birrai raccontano storie e territori attraverso le castagne o il farro, ad esempio. Un lavoro di caratterizzazione che spinge i birrai sempre più in là. Troviamo quindi nelle loro ricette

riso venere o carnaroli piemontese, grani antichi siciliani, pesche di Volpedo, agrumi campani, fichi in Sardegna e Cilento, canapa, miele e quant’altro il territorio intorno al birrificio possa offrire. Grazie a queste sperimentazioni si pongono le basi del primo stile brassicolo italiano: le Italian Grape Ale. Lo sposalizio tra vino e birra racconta un territorio e una tradizione in un modo che riesce ad affascinare consumatori in tutto il mondo. Ogni regione ed ogni birraio lo interpreta in modo diverso, con uvaggi e lieviti distinti a seconda di estro e latitudine.

Tuttavia, è solo nel 2010 che la birra inizia a legarsi indissolubilmente con il territorio, quando il Decreto Ministeriale n. 212 di settembre 2010 dichiara la birraattività connessa alla produzione agricola” quando la prevalenza (il 51%) della materia prima secca sia autoprodotta. Nascono dunque i birrifici agricoli, produttori di cereali che maltano il proprio orzo e producono la propria birra.

Da questo momento in poi molti produttori si avvicinano alla birra e molti birrifici si avvicinano alla terra. Ad unirli la filosofia della materia prima da filiera agricola italiana.

 

Benché il luppolo fosse coltivato in Italia sin dal 1876, grazie al marchese Raimondo Montecuccoli nel comune di Marano sul Panaro, coltivazione ripresa nel 1927 dal Sig. Militone Moretti a Piegaro, in provincia di Perugia, è solo dopo il 2010 che risveglia l’interesse dei produttori italiani di birra ed acquisisce nuova dignità commerciale. È in quegli anni che sorge la coltivazione italiana del luppolo.

Non tutti i birrai sono contadini, anche se amano la propria terra e vorrebbero raccontarla nei propri prodotti. Il Consorzio risponde anche a questa esigenza, permettendo a tutti di raccontare l’Italia, la sua terra ed i suoi frutti sulle tavole di tutto il mondo.

 

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