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Recioto della Valpolicella DOCG

WikiHoreca.com – Il Recioto della Valpolicella è un vino rosso passito dolce DOCG del Veneto prodotto esclusivamente nella Valpolicella in provincia di Verona da vitigni autoctoni quali Corvina, Corvinone (nella misura massima del 50% in sostituzione della Corvina), Rondinella ma anche in percentuali minori con Forselina, Negrara e Oseleta. La Molinara uscita recentemente dal disciplinare è comunque permessa. Sono le stesse uve che vengono utilizzate per la produzione dell’Amarone. Questo vino, infatti, è “l’antesignano” dell’Amarone, ritenuto quest’ultimo un “Recioto mancato” ed ha lo stesso procedimento produttivo eccetto che per la parte finale, dove la fermentazione degli zuccheri che si trasformano in alcool viene interrotta ottenendo un vino dolce. Le etichette storiche dell’Amarone infatti portano la dicitura “Recioto Amarone della Valpolicella”.

Caratteristiche organolettiche del Recioto:

colore: rosso granato piuttosto carico.
odore: caratteristico, accentuato.
sapore: pieno, vellutato, caldo, delicato, dolce.

Le prime tracce del Recioto della Valpolicella si hanno nel IV secolo dopo Cristo, quando Cassiodoro descriveva l’Acinatico come un vino dolce, «regio per colore… denso e carnoso», ottenuto da una speciale tecnica d’appassimento delle uve, per cui è stato ritenuto identificabile come un suo antenato.

Il nome deriva dal termine dialettale “recia“, cioè orecchia, perché solo la parte più alta e meglio esposta del grappolo, quindi più pregiata, poteva accedere al processo di appassimento.

Nella seconda metà dello stesso secolo, S. Zeno, ottavo vescovo di Verona ed effigiato nel marchio del “Recioto della Valpolicella” Doc, convertiva la città al cristianesimo e comunicava agli agricoltori, con gli insegnamenti viticoli, il miracolo del «sole che si fa vino» e la necessità di conservare lungamente il prodotto nelle botti: «ut melius veterascendo reddatur» (affinché invecchiando migliori).

Nei secoli IX e X la coltura della vite nel territorio veronese era già alquanto diffusa. Abati, vescovi e monaci furono i primi ad interessarsi alla coltivazione ed alla diffusione della vite, fra cui le varietà utilizzate per produrre il “Recioto della Valpolicella”. Gli Statuti di Alberto I della Scala, del 1276, detti Albertini, regolavano, oltre che la vendita al dettaglio, il trasporto dell’uva e del vino in città. L’epoca della vendemmia veniva fissata di comune accordo ed era proibito a chiunque prima del tempo stabilito di vendemmiare e di ammostare. Dopo la vendemmia si vietava, fra l’altro, di conservare l’uva in casa, ma questa disposizione, che contrastava con metodologie tradizionali ben radicate, fra cui quella di produzione del “Recioto della Valpolicella”, non ebbe il consenso dei viticoltori e dei vinificatori.

Anche nei secoli successivi si continuò dunque a produrre il “Recioto della Valpolicella”, per arrivare alla prima catalogazione ampelografia del XIX secolo, che ufficializzava, tra l’altro, la Corvina quale cultivar tipica della Valpolicella.

La definizione della zona ed il miglioramento delle tecniche di produzione e vinificazione del vino “Recioto della Valpolicella” hanno portato nel 1968 all’approvazione ufficiale del primo disciplinare di produzione e al riconoscimento della DOC.

Il Vino DOCG Recioto della Valpolicella ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita in data 24 marzo 2010.

Il Recioto della Valpolicella può ricevere le denominazioni:

– Classico, se prodotto nella sottozona comprendente i comuni di: Fumane, Marano di Valpolicella, Negrar, San Pietro in Cariano, Sant’Ambrogio di Valpolicella facenti parte della Valpolicella classica.
Valpantena se prodotto nell’omonima valle Valpantena

Possiamo avere quindi:

Recioto della Valpolicella
Recioto della Valpolicella classico
Recioto della Valpolicella Valpantena

 

Il lunedì di Pasquetta a Negrar viene organizzata una manifestazione mostra detta Palio del Recioto, una gara tra i migliori produttori locali del suddetto vino, con possibilità di assaggi ed acquisti. Ad esso è abbinata un’importante corsa ciclistica internazionale per under 23.

Il suo sapore dolce e vellutato si sposa in modo mirabile con un cioccolato intenso.
Fonte: Wikipedia