WikiHoreca.com – Gli orange wine, conosciuti anche come vini arancioni, sono una tipologia di vino ottenuto da uve bianche le cui bucce rimangono a contatto con il mosto per un periodo prolungato durante il processo di fermentazione. Questo contatto conferisce al vino un colore ambrato o arancione, da cui deriva il nome.
A differenza dei vini bianchi convenzionali, le cui bucce vengono rimosse subito dopo la pigiatura delle uve, il processo prolungato di macerazione, che può variare da alcuni giorni a diversi mesi, porta all’estrazione di tannini, pigmenti e aromi dalle bucce, conferendo al vino il suo caratteristico colore e un profilo aromatico e gusto unico. La fermentazione viene raggiunta con lieviti indigeni, senza controllo di temperatura, cercando di conservare una certa naturalezza e riducendo al minimo l’intervento dell’uomo. Dalla fermentazione naturale, si passa poi all’invecchiamento in anfore interrate o botti di legno e si conclude con l’imbottigliamento senza filtrazione.
Gli orange wine sono generalmente noti per la loro complessità aromatica, che può includere note di agrumi, frutta secca, spezie e talvolta anche un leggero sapore di tannini. La loro consistenza può essere più strutturata rispetto ai vini bianchi convenzionali, mostrando anche una leggera astringenza.
Questo stile di produzione del vino ha radici nelle tecniche di vinificazione antiche e tradizionali, riconducibili ad alcune regioni della Georgia, dove si ritiene abbia avuto origine. Negli ultimi anni, gli orange wine hanno guadagnato popolarità tra gli appassionati di vino e gli enologi in tutto il mondo, facendo parte della scena vinicola naturale e artigianale per la loro natura sperimentale e per il gusto distintivo che offrono.