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Macinacaffè o Macinadosatore

WikiHoreca.com – Il macinacaffè (detto anche macinino del caffè) o macinadosatore è un utensile che serve a polverizzare i grani del caffè.

Le prime importazioni di caffè nell’Europa del XVI secolo, implicarono l’esigenza di creare uno strumento che potesse macinarne i suoi semi, ma conservandone l’aroma originale. Divenne subito chiaro che i macinaspezie andavano parzialmente adattati, ma poi abbandonati perché corrosivi. Per macinare il caffè, il primo metodo conosciuto fu l’utilizzo di un mortaio per pestare i semi tostati.

I primi prototipi di macinacaffè apparvero contemporaneamente in Europa e Turchia nel XVII secolo. In Turchia, i macinatori erano costituiti da un cilindro di rame o di ottone. Intagliate o decorate con pietre preziose, erano dotati di un meccanismo composto da un pozzo verticale che azionava una ghiera zigrinata, spesso con un manico pieghevole che si inseriva nella parte superiore del macinatore.

Il paese europeo dove maggiormente si diffuse questo strumento, fu la Francia, anche se il primo vero modello di macinino fu costruito da Richard Dearmann, un fabbro inglese di Birmingham, nel 1799. Successivamente, ebbe una grande diffusione negli Stati Uniti, dove nel 1818, Increase Wilson depositò il brevetto del primo macinacaffè a muro.

Dopo la Rivoluzione industriale, la produzione del macinacaffè non fu più attività artigianale, e nacquero diverse imprese nel settore. Su tutte, la francese Peugeot, che avviò tale produzione verso il 1842. In Italia, prima impresa costruttrice di macinini fu la piemontese Tre Spade.

Il macinacaffè così come concepito ai nostri giorni, funziona per mezzo della corrente elettrica e lavora in modalità semi automatica. Nella parte superiore è costituito fondamentalmente da un grosso cilindro dove vanno depositati i grani del caffè, con all’interno due lame in acciaio oppure, nei modelli professionali, una macina elicoidale centrifuga, che servono per la frantumazione dei grani.
La parte inferiore è simile alla macchina da caffè, in cui sono presenti un pulsante per la sua accensione, una manovella per regolare la temperatura, una base dove porre una tazza, ed al suo interno le componenti elettroniche ed elettriche.

Se nell’ambito domestico questo attrezzo è noto come macinacaffè, in quello professionale si usa più di frequente la dicitura macinadosatore,  in quanto in questo ambito la sua funzione non è solo quella di macinare il caffè ma di farne scendere una corretta dose nel portafiltro.

Il Macinadosatore professionale sottopone i chicchi a due tipi di movimento. Il primo è detto movimento da shock. In questa fase la macchina esercita pressione sui chicchi che vengono così triturati. Successivamente si passa al movimento da taglio attraverso il quale i chicchi, che dopo essere stati triturati si presentano in pezzi abbastanza grandi, vengono ora sminuzzati in parti ancora più piccole.

Il caffè può essere macinato più grossolanamente oppure si può scegliere di ottenere una polvere più fine. Per essere più precisi bisogna scegliere la granulometria, che indica la dimensione delle particelle del caffè macinato. La scelta della granulometria dipende dall’utilizzo della miscela.
Se per esempio è destinata ad una macchina da caffè professionale a braccio per fare l’espresso necessita di una macinatura più fine, mentre la miscela destinata alla moka necessita di una macinatura più grossolana. Scegliendo la miscela giusta si riuscirà ad avere un’estrazione ottimale per ogni tipo di macchina.

Il macinadosatore professionale è semplice da utilizzare. I chicchi di caffè già tostato si inseriscono all’interno della campana, che riconosciamo dalla sua forma ad imbuto e si richiude bene con il coperchio. Al di sotto troviamo una ghiera che regola la macinatura. Una volta scelta granulometria giusta possiamo avviare il macinacaffè. La polvere si andrà a depositare nel dosatore dal quale si andrà a dosare la quantità di posa che ci serve per l’estrazione del caffè. Se queste operazioni vengono eseguite senza tenere presenti alcuni accorgimenti si può rovinare la miscela e di conseguenza il gusto del caffè non sarà dei migliori.

Fonte: Wikipedia, Mokabar